IL LIBRO DELLA MOSTRA


A come albero, A por arbol, A pour arbre, A fuer Apfel, A as apple: paese che vai, spelling che usi. Ma per i due autori, in tutto il mondo, non c'è dubbio alcuno: B come Beatles. E come dare loro torto? Miliardi di sterline guadagnate, milioni di dischi venduti, migliaia di libri dedicati, centinaia di canzoni composte, decine di Grammy ed Oscar vinti, quattro ragazzi che cinquant'anni fa hanno sconvolto il mondo con il loro grido di guerra "Yeah! Yeah! Yeah!". E continuano oggi ad interessarlo, seppure con toni vintage. Chi non ha mai canticchiato "All you ned is love" o "Yellow submarine"? Chi non ha ballato sulle note di "Yesterday" almeno una volta? Chi non sa cos'è la Beatlemania? Chi non sa che Liverpool è la città dove sono nati? E quale è il nome del guru che li ha trascinati in India a meditare sul mondo materiale? E chi era il quinto Beatle? E Paul, è vivo? E come ha fatto John a paragonarsi a Gesù Cristo? E chi era meglio, i Beatles o i Rolling Stones? Un fiume di domande, a molte delle quali si trova puntuale risposta nelle pagine di questo libro.
Il libro riprende, su iniziativa dell'editore, il mondo beatlesiano suddividendolo in 26 temi, dalla A (come Apple) alla Z (come Zuppa) e l'ha scritto con sua figlia Viviana, laureata a sua volta in comunicazione scientifica, che l'aveva assistito già nella mostra del 2008 (insieme alla sorella maggiore, Valentina, grafica pubblicitaria che aveva invece curato l'allestimento della mostra, la realizzazione del sito dedicato, dell'annullo filatelico e della cartolina, insomma: dell'intera immagine dell'evento.
Il libro ha un'introduzione di Massimo Polidoro, giovane e brillante direttore del Cicap di Padova, a sua volta appassionato beatlesiano, già direttore factotum di una fanzine beatlesiana ed esperto di misteri beatlesiani.

Eugenio Ambrosi è nato nel 1951 a Riccione e ha scoperto i Beatles alle medie, a Trieste ha comprato "Please Please Me" nella primavera del 1963 ed ancora ne conserva la copia originale, ha una discreta collezione (dischi e libri, cartoline e francobolli, riviste e carte telefoniche, etc.).
Nel tempo ha organizzato a  Trieste tre eventi:
- nel 1992 ha promosso tre settimane di eventi al Teatro Miela di Trieste per i 30 anni di "Love Me Do" con proiezioni cinematografiche, cover band, gruppi cabaret e da camera, classici e bandistici, tutti a proporre repertori beatlesiani, dibattiti e memorabilia;
- nel 2003 ha allestito al Palazzo delle Poste di Trieste una esposizione filatelica e di memorabilia, nell'occasione è stato prodotto il primo annullo filatelico beatlesiano italiano con cartolina ricordo, tre settimane ed oltre ventimila operazioni agli sportelli situati intorno alle bacheche ed agli espositori (secondo i dirigenti postali, equivalenti ad oltre 10mila visitatori virtuali);
- nel 2008 ha allestito in piazza Unità d'Italia a Trieste la mostra "Here, There and Everywhere: un viaggio fantastico da Liverpool a Trieste", tre settimane ad agosto ed oltre tremila visitatori;
- insegna comunicazione pubblica all'Università di Trieste ed ha pubblicato sulla rivista scientifica "Tigor" un primo pezzo beatlesiano nel 2010, un secondo sul numero in uscita a dicembre 2011;
- nel 2012 ha allestito la mostra "IBEATLESEDIO: una ricerca spirituale oltre sesso, droga e rock&roll" tenutasi a San Giorgio di Piano, in provincia di Bologna.

Viviana Ambrosi è nata nel 1981 a Trieste e ha conseguito il "Master in Comunicazione della Scienza" presso la SISSA di Trieste. Curatrice della mostra beatlesiana "IBEATLESEDIO: una ricerca spirituale oltre sesso, droga e rock&roll" tenutasi a San Giorgio di Piano, in provincia di Bologna, nel giugno 2012.